Come funzionano i sottotitoli per non udenti?

Agosto 27, 2024

Come funzionano i sottotitoli per non udenti?

Al giorno d’oggi i contenuti audiovisivi vivono un periodo di continua crescita e, con essi, anche il concetto di accessibilità. Parliamo infatti di garantire a tutte le persone non udenti o ipoudenti la massima fruizione di un contenuto audio o video tramite l’utilizzo di sottotitoli accuratamente studiati e impostati che seguono in maniera meticolosa le regole di applicazione più consone per un pubblico di questa categoria. 

In questo nuovo articolo andremo ancora più a fondo. Ti parleremo di come funzionano i sottotitoli per non udenti e di quali sono le norme da seguire affinché i contenuti siano pienamente accessibili al nostro pubblico. 

Sottotitoli per non udenti: le regole

Stilare dei sottotitoli per persone non udenti o ipoudenti non è cosa da poco. Ricordiamo, infatti, che questo tipo di pubblico ha percezioni diverse rispetto a quelle di una persona normo udente. Basti pensare alla velocità di lettura leggermente inferiore, da cui ne derivano sottotitoli di conseguenza più brevi. Avevamo già accennato alcune di queste nozioni in un precedente articolo in cui si parlava di come tradurre i sottotitoli di film e video, ma a seguire approfondiremo maggiormente quali sono le regole principali che riguardano i sottotitoli per non udenti. 

Identificare il parlante attraverso i colori

Una delle norme principali, stabilita anche dalla RAI, riguarda l’identificazione e la differenziazione dei vari personaggi viventi e non di un contenuto audiovisivo attraverso l’utilizzo di colori diversi per ciascuno di essi. Si segue pertanto uno schema ben preciso che sancisce quanto segue: 

  • i sottotitoli di un parlante umano presentano sfondo nero e testo bianco, ciano, verde, magenta o giallo, in ordine decrescente a seconda dell’importanza del personaggio;

  • i sottotitoli di un parlante non umano, come animali o altri personaggi non viventi, presentano sfondo bianco e testo blu, rosso, magenta, nero, bianco o ciano, quest’ultimo dedicato nella maggior parte dei casi alle voci narranti dei programmi per bambini.

Voci fuori campo

Uno spettatore non udente o ipoudente non potrà identificare una voce fuori campo se non espressamente indicato nel sottotitolo. Per questo, anche in questo caso esiste una norma che prevede l’utilizzo di simboli come <>^ seguiti da uno spazio, che indicano rispettivamente la direzione dalla quale proviene la voce fuori campo rispetto all’inquadratura. Il simbolo < si utilizza generalmente per voci narranti o quando non si ha la certezza della direzione dalla quale stia provenendo la voce. 

Effetti sonori

Capita spesso che un contenuto audiovisivo contenga anche parti di testo cantate o rumori non direttamente percepibili, come ad esempio una porta che sbatte, un cane che abbaia o altri suoni non presenti nell’inquadratura. Come già anticipato, è importante segnalare a questo tipo di pubblico ogni singolo aspetto del dialogo, affinché il contenuto sia accessibile in ogni sua forma. Quando il contenuto prevede un testo cantato o una parte musicale, il sottotitolo inizia con # seguito da uno spazio e dal testo. Quando, invece, si tratta di un rumore, la norma prevede un sottotitolo centrale, con iniziale maiuscola e senza punto finale, differenziato da un testo qualsiasi tramite sfondo giallo e testo blu.

La dicotomia labiale VS testo

Sebbene una persona ipoudente o non udente presenti dei deficit dal punto di vista dell’udito, ciò non significa che questa non possa avvalersi di altri sensi che vadano a compensare la scarsa capacità d’ascolto. Parliamo ad esempio della vista, che è molto importante per riuscire a collegare il contenuto video, il testo in sovraimpressione e il labiale del personaggio che parla, ed è per questo che i sottotitoli non devono in alcun modo coprirlo o sovrapporsi a esso. 

Sottotitoli per non udenti: la diretta

Potremmo pensare alle regole di cui sopra come norme applicabili a contenuti audiovisivi già registrati. La domanda sorge quindi spontanea: cosa accade quando una persona non udente assiste un programma in diretta? 

In questo caso è sempre più comune che l’oratore sia accompagnato da un professionista che “traduce” il tutto tramite la LIS, meglio conosciuta come la lingua italiana dei segni.

Conosciamo poi la famosa pagina 777 del Televideo, altro servizio fornito dalla RAI, che genera sottotitoli in aiuto alla comunità sorda nel rispetto delle regole sopra citate.

Un’altra strategia, simile al Televideo, è quella del respeaking che riconosce la voce parlata per poi tramutarla in testo scritto. Ciò consente di sottotitolare velocemente programmi in diretta, conferenze, convegni, riunioni e simili. Il respeaker ha quindi una responsabilità non indifferente, in quanto avrà il compito di tradurre nel minor tempo possibile un testo parlato in maniera accurata e scrupolosa, riprendendone ogni singola sfumatura. 

Uno dei fattori che gioca un ruolo di cruciale importanza riguarda le emozioni: è anche per questo che i professionisti che si dedicano alla traduzione in LIS sono estremamente espressivi.

Curiosità sui sottotitoli per non udenti e ipoudenti

Ma cosa accade quando il testo da sottotitolare è in dialetto oppure contiene un linguaggio gergale o offensivo? 

Nel primo caso, si fa precedere la frase in questione dalla spiegazione inerente alla lingua o al dialetto. Quelli meno conosciuti vengono generalmente tradotti in italiano. 

Nel secondo caso, invece, è importante non apportare alcuna censura, in quanto lo spettatore non udente dovrà percepire il testo così come un qualsiasi altro spettatore. 


Per concludere, ci piacerebbe sottolineare l’importanza del saper rendere un contenuto audiovisivo accessibile alle persone non udenti o ipoudenti, accrescendo giorno dopo giorno le conoscenze tecniche di questo settore che possano permettere a noi professionisti di migliorarci e di fornire contenuti sempre più di qualità. 

Noi di LingoSpell crediamo molto nel concetto di inclusione e accessibilità e con questo articolo abbiamo voluto dimostrare quanto sia fondamentale rispettare determinate norme e regole che aiutino gli spettatori di questa comunità a godere di un qualsiasi contenuto audiovisivo. 

Speriamo che questo articolo inerente a come funzionano i sottotitoli per non udenti abbia fatto chiarezza in merito all’argomento, ma soprattutto che in futuro ci saranno nuove metodologie ancor più avanzate atte a migliorare l’accessibilità dei contenuti a tutte le persone con difficoltà uditive.


by Virginia Magri

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