Abbiamo spesso parlato della nuova era tecnologica e digitale che sta pian piano prendendo piede nel nostro settore. Tra i nostri servizi offerti, troverai anche la MTPE, Machine Translation Post-Editing. È risaputo che molti utenti saranno facilmente attratti da uno strumento gratuito che svolge una traduzione apparentemente accurata in tempi rapidissimi. Ma sarà sufficiente fermarsi qui, oppure è meglio approfondire facendo uno step in più, affidandosi quindi a esperti del settore che possano revisionare e corregere questa prima traduzione automatica?
Con post-editing si definisce un processo accurato di revisione in cui si andranno a correggere errori di vario genere al fine di migliorare la qualità di una traduzione. Per fare ciò, puoi affidarti ai numerosi professionisti di LingoSpell, che svolgeranno una revisione accurata, minuziosa e approfondita del testo che avrai precedentemente tradotto. Sapevi che esistono diversi tipi di post-editing? In agenzia ci occupiamo di post-editing leggero o post-editing completo, in inglese full or light post-editing.
Parlando in termini di budget, questa tipologia è sicuramente più conveniente per i nostri clienti. Infatti, il post-editing leggero si concentra su aspetti legati principalmente alla grammatica, alla punteggiatura e alla sintassi generale del testo. Si sceglie quando si vuole ottenere un testo comprensibile, specie se lo stesso non è di un settore prettamente specialistico. Ovviamente ha un costo inferiore in quanto l’editor impiegherà meno tempo a svolgere la revisione.
In questo secondo caso, l’editor si occuperà non solo degli aspetti sopra citati, ma anche di aspetti più specifici legati in particolar modo alla terminologia. Consigliamo di optare per questo tipo di servizio quando si ha a che fare con testi settoriali molto specifici per i quali si ha la necessità di ottenere un testo dalla traduzione coerente al messaggio originale, privo di fraintendimenti e di qualità quasi comparabile a una traduzione umana. Il post-editing completo è sicuramente più dispendioso, in quanto l’editor avrà bisogno di molto più tempo per completare il lavoro.
La scelta fra le due tipologie spetterà ovviamente al cliente, che deciderà in base al suo budget, alla finalità del suo testo e ad altri fattori che lo riguarderanno personalmente. Se hai dubbi, noi di LingoSpell siamo qui per aiutarti e fornirti maggiori informazioni.
Facciamo chiarezza: la MTPE, infatti, non è una revisione come le altre, bensì rappresenta un vero e proprio editing di traduzioni automatiche svolte da software online.
Che differenza intercorre tra la classica revisione e la MTPE?
La revisione è destinata a testi tradotti ed elaborati da una mente umana. Ciò significa che in questo caso parliamo di un’attenta rilettura che vada a correggere eventuali errori di battitura, refusi o sviste. Si presuppone che qui il messaggio sia chiaro sin dall’inizio, considerando che il traduttore avrà già previamente lavorato alla sua stessa traduzione o, nei casi in cui si dovesse trovare a correggere la traduzione di un collega, sarà già a conoscenza del testo di partenza.
La Machine Translation Post-Editing, invece, prevede una revisione più approfondita proprio dal punto di vista linguistico, sintattico e stilistico, dato che parliamo di una traduzione generata automaticamente. Come si svolge una MTPE? Si parte generalmente dalla comparazione fra il testo target generato dal motore di traduzione automatica e il testo source. Si procede poi con un’analisi accurata del testo generato, appunto, automaticamente, per renderlo il più fluido, scorrevole e corretto possibile. Ricordiamo che questo processo dovrà essere svolto da un professionista umano e non da un’ulteriore macchina. Gli errori in questa seconda casistica sono sicuramente di una scala superiore rispetto a quelli che si potrebbero trovare durante una revisione.
Il post-editor sarà colui o colei che si dedicherà allo svolgimento della MTPE di cui stiamo parlando. Per lavorare a questo tipo di progetti, un post-editor deve essere in possesso di determinate competenze. A stabilire tali requisiti entra in gioco la norma ISO 18587:2017, che definisce i fattori chiave in grado di garantire ai nostri clienti la migliore qualità possibile.
La norma ISO 18587 stabilisce innanzitutto che un buon post-editor deve essere al contempo un ottimo traduttore: ciò significa essere in possesso di ottime capacità linguistiche e traduttive sia nella lingua di partenza che nella lingua di arrivo. Rimanendo sempre in tema di approccio linguistico, è ovvio che, come per il traduttore, anche il post-editor dovrà essere specializzato nello specifico settore di riferimento del testo e avere un occhio clinico in grado di individuare possibili errori di traduzione commessi dalla macchina. Inoltre, per essere un buon post-editor bisogna essere in grado di reperire ed elaborare le giuste informazioni, anche per quanto riguarda l’aspetto culturale della lingua di arrivo. Tutto ciò si traduce, dunque, in ottime capacità di ricerca. Come è giusto che sia, il professionista deve conoscere anche lo strumento che ha precedentemente tradotto il testo a cui dovrà lavorare, il suo funzionamento, le prestazioni e i suoi limiti.
Stando a quanto abbiamo detto finora, è buona norma ricorrere sempre all’ausilio di un post-editor quando si sceglie di affidarsi a una traduzione automatica. Certamente quest’ultima non sarà in grado di riconoscere gli aspetti culturali ai quali accennavamo pocanzi, né tantomeno individuare possibili errori, talvolta anche gravi, che solo una mente umana può correggere. Cerchiamo ora di fare qualche esempio a riguardo.
Abbiamo quindi capito cosa farà un professionista di LingoSpell durante la MTPE. Cerchiamo ora di capire quali errori potrebbe dover correggere, in modo da spiegarti perché è necessario svolgere una revisione di questo tipo, se hai deciso di affidarti a una traduzione automatica.
Difatti, lo strumento online non è ancora in grado di individuare il “fattore emozioni” che è proprio di una mente umana. Allo stesso tempo, disconosce tutto quello che ruota attorno a una cultura: ci riferiamo qui a giochi di parole, modi di dire, aspetti legati agli usi e costumi di una determinata popolazione, e molto altro.
L’errore è dietro l’angolo quando si parla di parole polisemiche: ci capita spesso che la parola “lingua” sia intesa come parte del corpo umano, non come mezzo di comunicazione.
Altri errori sono legati spesso a quelli che conosciamo come falsi amici di una lingua, come potrebbe capitare con la parola spagnola burro che a volte viene tradotto in quanto tale, quando il suo significato italiano è in realtà asino.
Inoltre, è bene fare attenzione anche a tutto ciò che riguarda le valute e le unità di misura: un testo inglese in cui si parla di ft (piedi), andrà tradotto con cm, con relativa conversione della cifra in questione.
Insomma, questi sono solo alcuni dei tantissimi esempi che potremmo fare riguardo a errori molto comuni che salterebbero subito agli occhi di chi leggerà il testo di arrivo.
Il post-editing di traduzione automatica è dunque uno strumento utilissimo in termini di velocità e budget. Infatti, se parliamo di progetti con elevato numero di parole e tempistiche strette, traduzione automatica e conseguente MTPE sono un buon compromesso. Facciamo attenzione alle tipologie di testo che decidiamo di affidare a questi due processi.
Questa metodologia ha dimostrato ottimi risultati in termini di efficacia in quanto a manuali di istruzioni, note legali di un sito web, schede prodotto e testi simili. Tuttavia, sconsigliamo decisamente l’utilizzo della MTPE per testi orientati al marketing, contenuti in ottica SEO, testi creativi o quando c’è in gioco un elevato grado di responsabilità (si pensi, ad esempio, ai manuali destinati a team interni per l’uso di macchinari sofisticati) in quanto l’editor dovrà apportare un numero molto elevato di modifiche che non saranno comunque sufficienti a ottenere un prodotto finale soddisfacente. In questi casi, dunque, consigliamo di affidarsi sin da subito a un traduttore esperto: la spesa economica sarà sicuramente più alta, ma garantirai a te e alla tua azienda un risultato di qualità.
Per concludere, ci piacerebbe porre l’accento sulle nuove tecnologie: la chiave non sta nel rifiutare il progresso, bensì in saperlo adattare al nostro vivere quotidiano, comprendendone limiti e benefici.