Tradurre un sito web: definizione e best practice

Aprile 16, 2024

Nel mondo digitalizzato di oggi, avere un sito web è quasi d’obbligo. Parliamo di e-commerce, siti web della propria azienda o del proprio profilo professionale: insomma, vere e proprie vetrine online! 

Se vuoi ampliare il tuo pubblico e raggiungere più clienti è di fondamentale importanza che il tuo sito sia disponibile in più lingue. Questo è il processo che noi traduttori definiamo “localizzazione”. In questo articolo ti spieghiamo cosa comporta tradurre un sito web, quali accorgimenti bisogna prendere in considerazione e quali sono i costi.

Traduzione di un sito web = Localizzazione

Perché allora non ci limitiamo a dire “traduzione di un sito web”? 

La risposta è molto semplice. 

Stiamo parlando di un processo molto più ampio, in cui la traduzione è sicuramente parte principale e integrante. Tuttavia ci sono altri numerosissimi aspetti di cui tener conto, che cercheremo di spiegarti a poco a poco in questo articolo. 

Con localizzazione ci riferiamo a un adattamento culturale di un prodotto, non di semplice traduzione.

UX: User Experience

È molto importante che l’utente che sta navigando sul tuo sito lo percepisca come “suo”. Ciò significa che ogni elemento culturale, ogni modo di dire, o gioco di parole, dovrà essere perfettamente coerente con la sua cultura. Ci riferiamo qui a call to action, slogan del brand, categorie, e in generale alle parti che compongono il sito. Il cliente, infatti, non dovrà percepirlo come una traduzione, bensì come un testo scritto direttamente nella sua lingua. Permettergli di selezionare tra più lingue darà al tuo sito un tono decisamente autentico

Elementi locali e/o culturali

Alcuni aspetti locali e culturali potrebbero fare la differenza. Per fare un esempio, potremmo riferirci al formato data e ora: se parliamo di 4 marzo 2024, in Italia scriveremmo 04/03/24, per i paesi anglofoni, invece, 03/04/24. Questo aspetto è importante nei casi in cui si parla di promo temporaneamente attive,di data stimata di consegna, o altro. Per quanto riguarda l’ora, invece, il traduttore avrà cura di tradurre in italiano con “17:00” ciò che per un inglese è “5pm”.

Un secondo esempio si riferisce ai prefissi nazionali: se il sito inglese scrive i suoi contatti normalmente, in un’altra lingua aggiungeremo il prefisso di riferimento (es. per l’Italia “+39”).

E-commerce e transazioni

Se parliamo della traduzione di un e-commerce, è molto importante che ogni sezione dedicata alla fase di pagamento sia ben localizzata. Parliamo quindi di valuta e indirizzo, che serviranno a garantire una corretta gestione sia da parte del venditore che dell’acquirente. Possiamo includere tra queste considerazioni anche assistenza clienti e domande frequenti. Mettere a disposizione queste pagine in più lingue renderà tutto più fluido, permettendo al consumatore di risolvere in autonomia eventuali dubbi o perplessità. 

Localizzazione in chiave SEO

Tra le altre sfide che un traduttore dovrà affrontare, ritroviamo anche il discorso SEO e Keyword. Infatti, il traduttore dovrà far attenzione a tutto ciò che riguarda il posizionamento di un sito web. Ciò significa studiare un piano basato sull’utilizzo delle giuste keyword che siano pertinenti con la SEO, e di conseguenza con le ricerche di potenziali clienti. 

Posizionamento

Più la nostra traduzione è accurata in termini di SEO, maggiori saranno le possibilità che il tuo sito appaia tra i risultati di ricerca dei tuoi potenziali clienti. Ciò significa che, ancora una volta, non basterà tradurre le parole chiave del sito dalla lingua di partenza alla lingua di arrivo, ma sarà necessario studiare una strategia e trovarne di nuove che siano coerenti con il prodotto, accattivanti per il mercato target, e che permettano al tuo sito di posizionarsi tra i primi risultati di ricerca. 

Best practice per la traduzione di un sito web

Finora abbiamo dunque parlato di alcuni elementi da tenere in considerazione quando si localizza un sito web. Cerchiamo ora di mettere in pratica alcune strategie. 

Quando ci troviamo dall’altra parte, quindi quando siamo effettivamente noi gli utenti che navigano su un sito web, le call to action rappresentano quell’elemento che ci spinge a compiere un’azione, a proseguire con la navigazione, o a completare un acquisto. Quindi come si traduce in maniera efficace una call to action?

Inoltre, è importante tenere in considerazione anche altri fattori che determineranno l’andamento del nostro sito web in altri mercati: il testo è leggibile e ben suddiviso lungo tutto il sito web? È accessibile a tutti?

Call to action: spingere a compiere un’azione

Un traduttore ha qui il compito di assicurarsi che l’utente che si trova di fronte a una call to action sia pronto ad intraprendere un’azione. Affinché ciò accada, è importante che la frase in questione sia breve, chiara e concisa (es. “acquista ora” - “scopri di più”). Ancora una volta è importante il discorso coerenza, che ci permetterà di non creare una call to action fuorviante. Le call to action, inoltre, possono essere anche descrittive, ad esempio per quanto riguarda una determinata categoria di un e-commerce dove andremo a spiegare quali servizi offriamo (es. “eleganti sedie in velluto”).

Accessibilità e leggibilità

Cosa faresti se ti trovassi a navigare su un sito con poca personalità, tantissimo testo, e zero schematizzazione? Molti utenti sarebbero portati ad abbandonare la pagina! Il traduttore localizzatore si occupa anche di questo. Innanzitutto è importante evitare quelli conosciuti come “Wall of text”, ossia blocchi di testi interminabili, non suddivisi in paragrafi. Schematizzare un testo, infatti, garantisce agli utenti una migliore esperienza di navigazione, e allo stesso tempo permette a Google di leggere il sito in maniera più semplice e lineare. Ultimo, ma non per importanza, bisogna assicurarsi che la nostra localizzazione risulti efficace anche a persone ipovedenti che accederanno al sito web tramite lettori schermo automatici. 

Quanto costa tradurre un sito web?

Non ci soffermeremo su una cifra vera e propria, ma cercheremo di fare un ragionamento basato sul rapporto valore/lavoro. Noi di LingoSpell, e più in generale tutti i traduttori che svolgono una localizzazione, dovremo tener conto di quanto detto finora. Il lavoro, dunque, richiederà una tempistica decisamente più lunga, in quanto ci occuperemo in primis dell’analisi di mercato del pubblico target e dell’obiettivo del nostro cliente, proseguendo poi con la traduzione (che dovrà tener conto di aspetti culturali, SEO e accessibilità), concludendo poi con la fase di revisione (o proofreading) e un’ultima fase di controllo di qualità. Per cui faremo una valutazione di più ampio raggio, che non si baserà soltanto sui tempi di lavorazione della traduzione, ma anche sul valore del professionista. 

Vale la pena localizzare un sito web?

Raggiungere più clienti grazie a un sito web multilingua sarà decisamente più facile. Parliamo di un investimento professionale in grado di garantire ottimi risultati nel tempo, maggiore attenzione al cliente e un miglioramento della reputazione e credibilità dell’azienda. La localizzazione, lo ripetiamo, non si limita soltanto a tradurre un sito web prendendo parole e frasi e trasportandole da una lingua a un’altra: localizzare significa rendere un prodotto accessibile a una cultura completamente diversa, non lasciando nulla al caso, e facendo attenzione anche ai più piccoli dettagli. 

 

by Virginia Magri

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